Fitoterapia

Insonnia: tecniche di rilassamento e rimedi naturali

L’insonnia è un disturbo del sonno che riguarda circa 12 milioni di italiani. Le cause di quella che viene definita “l’epidemia del nuovo millennio” sono varie e comprendono patologie come l’obesità, il diabete, l’ansia, lo stress e la depressione, ma non solo! Tra i principali responsabili dell’insonnia ci sarebbero anche le nostre cattive abitudini riguardo all’utilizzo di social network, tablet e smartphone prima di coricarci, la cui luminosità condiziona il nostro orologio biologico, inibendo la produzione di melatonina (ormone del sonno) che favorisce l’addormentamento. Il trattamento dei disturbi del sonno in Italia si basa principalmente sulla somministrazione di terapie farmacologiche, tanto che stime recenti hanno evidenziato come 1 soggetto su 10, nel nostro Paese, assuma sonniferi per dormire. Secondo le raccomandazioni fornite dall’American Academy Of Sleep Medicine è invece auspicabile trattare l’insonnia senza fare necessariamente ricorso ai farmaci, facendo piuttosto affidamento ad alcuni rimedi fitoterapici e a tecniche di rilassamento.

Le tecniche di rilassamento che conciliano il sonno
La pratica regolare delle tecniche di rilassamento permette di migliorare la qualità del sonno e aiuta ad alleviare e risolvere i problemi di insonnia in adulti e bambini. Discipline come lo yoga (ad eccezione di quello dinamico) e la meditazione favoriscono il rilassamento psicofisico, aiutano a scaricare le tensioni, l’ansia e lo stress e, se praticati in orario serale, facilitano l’addormentamento. Tra le soluzioni più utilizzate nell’ambito del trattamento dei disturbi del sonno troviamo anche il training autogeno: una tecnica ipnotica di rilassamento basata sull’esecuzione di esercizi di concentrazione che, attraverso l’induzione di immagini mentali e la respirazione profonda, permettono di raggiungere uno stato di distensione muscolare, di calma e di benessere, tali da favorire il sonno. Allo stesso modo, il rilassamento muscolare progressivo, che si basa sull’alternanza dtra contrazione e rilassamento di alcuni gruppi muscolari (dalle dita dei piedi a quelle delle mani fino a quelli della fronte) favorisce il raggiungimento di uno stato di rilassamento completo, utile a contrastare l’insonnia e altri disturbi del sonno. In ultimo, secondo quanto emerso da recenti studi condotti presso il Wake Forest baptist Medical Center di Winston-Salem negli Stati Uniti, un altro potente alleato del sonno sarebbe la musica. Ascoltare determinati toni musicali aiuterebbe il nostro cervello a tornare ad uno stato di equilibrio, attraverso l’ottimizzazione delle onde cerebrali, utili a favorire un sonno duraturo e ristoratore.

I rimedi naturali contro l’insonnia
Un aiuto, in questi casi, può arrivare anche dalla fitoterapia che ci fornisce diversi rimedi naturali contro l’insonnia, tra i più efficaci: camomilla, tiglio, valeriana, biancospino, iberico, passiflora e melissa. Consumati sotto forma di infusi, composti puri o misti, come estratto in capsule o tintura madre, o ancora in gocce, questi rimedi agevolano il sonno, inducono un senso di rilassatezza generalizzato e riducono i livelli di ansia e stress. Anche l’aromaterapia e gli oli essenziali sono soluzioni naturali molto utilizzate nell’ambito del trattamento dei disturbi del sonno e degli stati d’ansia. L’uso di oli essenziali a base di piante calmanti (lavanda, gelsomino, verbena e maggiorana), da aggiungere all’acqua del diffusore di essenze oppure da vaporizzare su un fazzoletto o sul cuscino, aiuta a conciliare il sonno e a infondere una sensazione di calma e tranquillità. Vi raccomandiamo, prima di assumere qualsiasi rimedio fitoterapico (e non) per contrastare l’insonnia, di consultare il vostro medico curante in modo che possa consigliarvi la terapia più adeguata da seguire a seconda dello stato di salute e della situazione specifica.

Dtt.ssa Martina Valizzone
Specialista in Psicologia
www.pazienti.it

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Le cure naturali per l’asma

L’asma bronchiale è una patologia infiammatoria cronica delle vie aeree che provoca una serie di sintomi tra i quali quello principale è il broncospasmo, ovvero un’improvvisa contrazione delle fibre muscolari lisce della parete bronchiale. Il broncospasmo si associa ad un’ipersecrezione di muco denso provocando una difficoltà nel passaggio dell’aria nelle fasi di espirazione. L’andamento di questa patologia è sempre cronico, anche se i fenomeni clinici possono manifestarsi improvvisamente in alternanza con lunghi periodi di remissione. L’esordio della malattia può avvenire a qualsiasi età in relazione alle cause, anche se solitamente avviene nei primi 20 anni di vita. Tuttavia, sempre più frequentemente vengono segnalati casi di insorgenza tardiva, in età adulta o geriatrica: in questi quadri, l’asma risulta più severa e meno facilmente reversibile rispetto alla comparsa della patologia nelle fasce d’età più giovani. I sintomi sono chiari ed evidenti: durante la crisi, definita accesso asmatico, il soggetto è prostrato e sofferente, manifesta un senso di costrizione toracica con dispnea, “fame d’aria”, tosse stizzosa e non produttiva. A volte, nella fase terminale dell’attacco, avviene l’espettorazione di abbondante secreto mucoso e denso, che procura un sensibile sollievo respiratorio. In alcuni casi, la tosse rappresenta la principale, se non l’unica, manifestazione clinica dell’asma. Il soggetto è angosciato, il colorito è terreo e la cute è bagnata da sudore freddo; qualsiasi movimento, anche il solo parlare, costa grande fatica e l’asmatico cerca di concentrare tutte le sue energie nel tentativo di respirare. La crisi è accompagnata da fischi, sibili e battito cardiaco accelerato (tachicardia). In tutte le sue diverse manifestazioni, l’asma si accompagna sempre ad un’iperattività bronchiale che caratterizza tutta la vita del soggetto. 

La patologia asmatica è causata da molteplici fattori (genetici, allergici, emozionali, professionali, farmacologici) e viene distinta in due forme: l’asma allergica (atopica o estrinseca), che si manifesta generalmente già nell’infanzia e si associa spesso ad altre patologie allergiche come le riniti, gli eczemi e l’orticaria.  In questa forma l’andamento è stagionale e l’insorgenza è legata agli allergeni coinvolti nel periodo della fioritura (ad esempio i pollini); in alcuni casi la crisi asmatica è causata da altri agenti esterni con cui il soggetto entra in contatto come polveri di casa, peli di animali ecc. Anche un clima fortemente secco o umido può scatenare un accesso asmatico.

L’asma non allergica (detta idiosincrasica o intrinseca) è tipica dell’età adulta: c’è una predisposizione individuale di base, ma le cause determinanti della patologia sono le infezioni da virus e batteri (influenza, bronchite, pertosse, morbillo) e l’inquinamento ambientale. Altre cause importanti sono quelle professionali (inalazione di sostanze irritanti), l’assunzione di farmaci (acido acetilsalicilico) e lo sforzo fisico. Alcuni fattori meccanici (attività sportiva, ridere eccessivamente, assumere cibi freddi) ed emotivi (stati d’ansia o di rabbia) e altre patologie, come il reflusso gastroesofageo, possono scatenare l’attacco.

La sintomatologica asmatica è legata anche ad un complesso simbolismo psicosomatico. Il meccanismo del broncospasmo riflette lo schema psicologico-affettivo del soggetto preso in carico dal corpo, poiché l’aria che egli tenta di trattenere corrisponde al nutrimento che ci permette di vivere, quindi è strettamente correlato all’elemento materno. Infatti,  il problema centrale dell’asmatico è legato ad un’eccessiva e non risolta dipendenza dalla madre, o da chi la rappresenta. In questa dinamica complessa, la madre manifesta un amore ambivalente: in modo quasi impercettibile, fa capire al figlio che all’interno del legame ci sono delle regole che lei ha stabilito e che lui non deve oltrepassare; se ciò dovesse avvenire, la conseguenza sarebbe la sospensione di quell’amore vitale, simboleggiato dall’aria.  Ogni qualvolta il soggetto cerca di mettere in atto una scelta autonoma, si attiva la paura arcaica di essere privati dell’aria/amore: la crisi asmatica scatta per cercare di trattenere quanta più aria possibile. Ma più questa viene trattenuta, più è impossibile l’ingresso di altra aria, per questo il soggetto ha la reale percezione del soffocamento. L’asmatico ha vissuto in un ambiente carico di tensioni e di aspettative continue, dove il rimprovero costante di deluderle ha invaso l’aria, anche senza essere mai stato pronunciato.

La medicina alternativa utilizzata per trattare l’asma non si contrappone né tenta di sostituirsi a quella convenzionale ma, al contrario, attraverso la sinergia dei due approcci diventa uno strumento completo di cura e prevenzione orientato alla persona e alla sua costituzione psicofisica, utilizzando rimedi che non aggiungono effetti collaterali ai già gravosi sintomi e gestiscono la patologia anche dal punto di vista della prevenzione.


Antimonium tartaricum 5 CH

È uno dei più importanti rimedi omeopatici per l’asma; la sua sfera d’azione è sull’apparato respiratorio, con tutte le patologie ad esso correlate (bronchiti acute e croniche, broncopolmoniti ecc.) e sulla cute. L’asma di Antimonium si presenta con una forte ostruzione bronchiale, dispnea, ipersecrezione di grandi quantità di muco denso difficili da espettorare. Il soggetto è pallido, prostrato, ha gli occhi cerchiati da occhiaie bluastre; la tosse è scarsa, con rantoli e respiro affannoso. I sintomi peggiorano con il calore e stando distesi mentre migliorano con l’espettorazione e se il soggetto si siede. L’asma si presenta sia nei bambini che negli anziani; quest’ultimi, in particolare, sviluppano delle turbe respiratorie croniche accompagnate dalla triade di sintomi prostrazione-pallore e sonnolenza. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Kalium carbonicum  9-15CH

Il rimedio ha un’azione generale su tutte le mucose (respiratorie, digestive, genitali), sul sistema circolatorio, articolare e nervoso centrale. La crisi asmatica si presenta principalmente di notte (tra le 2 e le 4 del mattino) con dispnea, respirazione è faticosa, fischiante e sibilante, tosse incessante e violenta con secrezioni espulse bruscamente in piccole masse grigiastre e sensazione di dolore alla base polmonare destra. I sintomi peggiorano con il freddo e migliorano stando seduti, piegati in avanti con i gomiti appoggiati alle ginocchia. I soggetti Kalium carbonicum si ammalano facilmente alle vie respiratorie, sono ansiosi per tutto e manifestano una sindrome depressiva con ipersensibilità alle stimolazioni esterne. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.


Blatta orientalis  5-7-9CH (forma acuta) o 15-30CH (forma cronica)

Il rimedio si utilizza nelle bronchiti asmatiformi acute, con notevole ostruzione bronchiale, a volte accompagnate da febbre. La crisi asmatica si presenta con respiro ansimante, dispnea migliorata dall’espettorazione, accumulo di muco, rantoli e sibili. I sintomi sono scatenati o aggravati da allergeni come muffe, polveri di casa, umidità o provocati da uno sforzo. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì nella fase acuta; 3 granuli sublinguali mattina e sera nella forma cronica.


Ipeca
 5-7CH

Il rimedio ha un’azione generale a livello delle mucose dell’apparato respiratorio e digestivo; indicato per bronchiti acute, bronchioliti e pertosse. L’asma di Ipeca si manifesta con tosse spasmodica accompagnata da nausea e vomito, rantoli e sibili, ipersalivazione, senso di soffocamento e eccesso di muco nei bronchi che il soggetto non riesce ad espettorare. La lingua è pulita o scarsamente patinosa. La forma asmatica di questo rimedio è cronica, torna periodicamente ogni anno e rende il soggetto debole, pallido e senza forze. I sintomi peggiorano con il movimento e il freddo, mentre migliorano con il riposo e all’aria aperta.  Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Arsenicum album 7-9CH

Nella clinica omeopatica è il rimedio d’elezione per l’asma e si utilizza per le crisi asmatiche prevalentemente notturne, con tosse secca e scarsa, che peggiorano stando sdraiati o tenendo la testa bassa, con il movimento e con l’aria fredda. Il soggetto che corrisponde al rimedio vive le crisi con ansia e angoscia, desidera muoversi e camminare, teme di morire soffocato; il viso è segnato da occhiaie profonde. L’asma migliora stando seduto o piegandosi in avanti. Spesso i disturbi asmatici si alternano a quelli cutanei (eruzioni).  Arsenicum album viene prescritto spesso per l’asma periodica degli anziani.  Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Drosera 7-9CH
Questo rimedio agisce su varie affezioni, in particolare su quelle dell’albero respiratorio come laringiti, tracheobronchiti, pertosse. La crisi d’asma si presenta soprattutto la notte con tosse secca, spasmodica e soffocante con senso d’oppressione o dolore al petto come se “l’aria fosse trattenuta e non potesse essere espirata”. Spesso si verifica un’irritazione catarrale a livello della laringe con sensazione di solletico o di corpo estraneo che provoca lo stimolo della tosse; quest’ultima si accentua parlando velocemente, ridendo o cantando. I sintomi migliorano con il movimento e con la pressione delle mani, in presenza di dolori costali o addominali provocati dalla tosse. La crisi può essere accompagnata da segni concomitanti come cianosi del volto e febbre con cefalea costrittiva.
Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.


Sambucus nigra 5-7CH

Il rimedio agisce principalmente sull’apparato respiratorio, in particolare su quello dei bambini: una laringite stridula sveglia bruscamente il malato di notte con un senso di soffocamento e una tosse improvvisa e dispnoica, sudorazione profusa che cessa quando il soggetto si riaddormenta. Il sintomo migliora stando seduti e peggiora a testa bassa e con l’aria fredda e secca. Sambucus può presentare anche una forma di rinite con ostruzione nasale. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Dulcamara 5CH

Dulcamara si utilizza per i soggetti estremamente sensibili al tempo umido nei quali le crisi d’asma sono scatenate dall’umidità, soprattutto quella conseguente ad un periodo di caldo, all’esposizione al freddo umido e al tempo piovoso o nebbioso. Il soggetto si raffredda facilmente dopo aver sudato o essersi bagnato. La crisi asmatica si accompagna a tosse secca, roca, abbaiante, con difficoltà respiratoria e espulsione di muco che spesso resta nell’ipofaringe costringendo il malato a raschiarsi la gola. Spesso l’asma compare in associazione al raffreddore e alla febbre da fieno che si verifica tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. Uso: 3 granuli sublinguali da 1 a 3 volte al dì.

Poumon Histamine 15CH

Questo bioterapico contiene numerosi mediatori delle allergie e delle infiammazioni ed è quindi indicato nella regolazione dei meccanismi della reazione allergica, in particolare a livello delle vie respiratorie. Si utilizza per asma, allergie respiratorie e cutanee. Uso: 3 granuli sublinguali da 1 a 3 volte al dì.

FITOTERAPIA

ELICRISO (Helichrysum italicum G. Don) TM

La pianta ha un’azione balsamica, spasmolitica bronchiale, sedativa della tosse e antiallergica. E’ indicata nell’asma, specie nella forma allergica, nelle bronchiti catarrali, nelle riniti e nelle irritazioni cutanee di origine allergica. Uso: 20 gocce di TM in poca acqua da 1-2 volte al giorno, al risveglio. Evitare l’uso nelle malattie occlusive delle vie biliari, in gravidanza e allattamento. Assumere solo dietro consiglio medico.

PIANTAGGINE (Plantago major L.) TM

Questa pianta trova applicazione nelle infiammazioni dell’apparato respiratorio e ha proprietà antibatteriche, espettoranti e sedative. Grazie alla presenza del glucoside aucubina, contenuto nelle foglie fresche, la Piantaggine ha anche un’azione antiallergica e decongestionante. E’ indicata in caso di asma allergica, bronchite asmatiforme, rinite. Uso: 30 gocce di TM in poca acqua 1-3 volte al giorno. Assumere in gravidanza, allattamento e in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico.

GEMMOTERAPIA

VIBURNO(Viburnum Lantana L.)MG 1DH

Il Viburno si utilizza nell’asma bronchiale, anche allergica, in tutte le sue forme (episodica, intermittente, periodica, continua), nella bronchite cronica asmatiforme, nella dispnea sibilante. Ha un’azione broncodilatatrice e regola il tono bronchiale. Utile l’associazione con Ribes Nigrum gemmoderivato.Uso: 30-40 gocce di MG in poca acqua ogni sera. Assumere in gravidanza, allattamento e in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico.

RIBES NERO (Ribes nigrum L.) MG 1DH

Il Ribes nero è il gemmoterapico d’elezione per le sindromi allergiche: esso agisce al livello della corteccia surrenale e ha un effetto cortisonico-simile. E’ indicato per riniti, congiuntiviti, faringiti, laringiti, asma bronchiale, dermopatie allergiche, bronchiti, orticarie. Controindicazioni: in soggetti predisposti può provocare un aumento della pressione arteriosa. La foglia di Ribes nero ha un’azione diuretica, pertanto è sconsigliata la somministrazione in associazione con diuretici per l’insufficienza cardiaca o renale. Uso: 30 gocce di MG in poca acqua 1-2 volte al giorno, preferibilmente al mattino. Assumere in gravidanza, allattamento e in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico.

OLIGOTERAPIA

Manganese (Mn) Zolfo (S) e Fosforo (P)

L’oligoterapia inquadra l’asma all’interno della diatesi allergica (detta anche “del Manganese”) che interviene in tutte le patologie di tipo allergico come riniti, eczema, asma, orticaria. Il Manganese ha un’azione desensibilizzante, lo Zolfo è indicato in tutte le forme d’asma mentre il Fosforo è coadiuvante nel trattamento degli spasmi respiratori. Uso come preventivo: Manganese, 1 fiala alla settimana per 2 mesi; Zolfo, 1 fiala 3 volte alla settimana per 2 mesi; Fosforo, 1 fiala 3 volte alla settimana per 2 mesi. Nella fase acuta: Manganese, 1 fiala alla settimana; Zolfo, 1 fiala al giorno; Fosforo, 1 fiala al giorno.

 

SALI DI SCHÜSSLER

Kalium sulfuricumD6

Rimedio indicato per bronchiti catarrali con espettorazione gialla, acquosa e appiccicosa che peggiora la sera e negli ambienti chiusi e caldi. E’ utile per tutte le infiammazioni croniche (bronchiti, faringiti, laringiti) e facilita l’escrezione e la disintossicazione. Uso: 1 o 2 compresse sublinguali, 2 o 3 volte al dì.

Natrium sulfuricum D6

Questo rimedio si utilizza per l’asma e il raffreddore scatenati dall’umidità e dallo sforzo fisico; la tosse è dolorosa e accompagnata da dispnea, rantoli e muco giallo/verdastro che ostruisce il torace.  Uso: 1 o 2 compresse sublinguali, 2 o 3 volte al dì.

 

Marta Chiappetta e Rocco Carbone

 

 

LE CURE NATURALI PER L’INSONNIA

L’insonnia è un disturbo molto comune che interessa, episodicamente o in modo cronico, un adulto su tre e consiste nella riduzione e nella modifica della durata e della qualità del sonno.
Il disturbo si manifesta in modalità differenti: con difficoltà nell’addormentamento, con risvegli precoci oppure con frequenti interruzioni del sonno.
La scarsa qualità del sonno si riflette nei periodi di veglia con sintomi come aumento dell’affaticabilità, stanchezza, irritabilità e difficoltà ad affrontare le attività quotidiane.
L’insonnia è occasionale, quando si presenta con episodi isolati, spesso associati ad eventi particolarmente stressanti, transitoria, quando non dura più di tre settimane e si risolve spontaneamente o con l’uso di farmaci; cronica se si protrae per un mese o più.
I disturbi del sonno derivano da una serie di fattori, anche se la causa più frequente è quasi sempre un evento stressante; tuttavia molti disturbi organici possono provocare insonnia. Tra questi, quelli più frequenti sono le apnee notturne, i problemi respiratori, i crampi alle gambe e i disturbi gastro-intestinali. Inoltre molte patologie presentano come sintomo principale l’insonnia, come ad esempio le malattie della tiroide, quelle neurologiche e quelle psichiatriche come la demenza, la schizofrenia e la sindrome maniacale.
Lo stile di vita condotto dal soggetto insonne è molto importante: l’uso di sostanze stimolanti e l’abuso di alcol sono responsabili di episodi frequenti d’insonnia così come l’assunzione di alcuni tipi di farmaci. In particolare, le sindromi d’astinenza da farmaci (ipnotici, antidepressivi, tranquillanti) o da droghe (eroina) provocano una grave insonnia che può durare settimane.
Nella simbologia psicosomatica il sonno è considerato “una piccola morte”, necessaria al corpo e alla mente per rigenerarsi. L’incapacità di addormentarsi o, al contrario, svegliarsi precocemente, esprime un’evidente difficoltà ad abbandonarsi, a lasciar andare gli eventi della giornata e a “mollare” il controllo sulla realtà dello stato cosciente. Non a caso una delle principali cause d’insonnia sono i disturbi ansiosi, nei quali la condizione d’abnorme vigilanza caratteristica dell’ansia non permette al soggetto di abbandonarsi al sonno. Anche la depressione può causare il disturbo provocando dei risvegli precoci derivati dall’angoscia mattutina che contraddistingue lo stato depressivo. Le persone che soffrono d’insonnia sono iperattive, ipercontrollate, non abbandonano facilmente alle emozioni, tendono al pensiero ossessivo e spesso presentano difficoltà nella sfera sessuale, dove, anche qui, si verifica una difficoltà a “lasciarsi andare”,
Le terapie naturali sono molto efficaci nel trattamento dell’insonnia poiché non agiscono solo  sulla difficoltà a dormire, ma anche sugli aspetti psichici che causano il disturbo;  inoltre possiedono una buona tollerabilità rispetto ai farmaci di sintesi.

OMEOPATIA

Aconitum napellus 5CH
Insonnia causata da spavento, shock, paura. Lo stato di allerta persistente non permette di abbandonarsi al sonno. Il soggetto è agitato, ha incubi, si sveglia all’improvviso per la paura. Il sintomo peggiora intorno a mezzanotte. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Arsenicum album 9 CH
L’insonnia si presenta dopo la mezzanotte. Il soggetto è molto preciso, meticoloso, frettoloso e ansioso; si sveglia all’improvviso e non riesce più a riaddormentarsi. Ha una forte irrequietezza mentale, pensieri ossessivi, paura della morte. Il sonno è disturbato da incubi frequenti, soprassalti, scosse, ruminazione mentale. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Ignatia amara 30CH
Insonnia causata da eventi stressanti, shock emotivi, lutti, traumi affettivi, preoccupazioni. Il soggetto presenta sintomi contraddittori: nel caso dell’insonnia ha una forte sonnolenza ma non riesce ad addormentarsi perché è dominato dalla tensione e dall’angoscia. E’ indicato per le persone emotive, deluse e ansiose con umore instabile, sensazione di palla in gola e blocco allo stomaco, colite, tachicardia emozionale. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Nux vomica 7-9 CH
Insonnia da iperattività, eccessi alimentari, abuso di alcol e sostanze stimolanti (tè e caffè), abitudine ai sonniferi. E’ il rimedio del soggetto stressato, che ha un costante impegno mentale e non riesce a staccare la mente dal pensiero del lavoro. Quando si addormenta si risveglia poco dopo bruscamente e dorme profondamente solo al mattino, poco prima del risveglio. Spesso l’insonnia si presenta dopo una collera. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Coffea 9CH
Insonnia per eccitazione mentale dovuta a nervosismo o ad eccesso di gioia. E’ il rimedio tipico di chi va a dormire pensando alla giornata passata o alle cose che farà il giorno seguente. Il soggetto è ipersensibile, nervoso, iperattivo; si sveglia al minimo rumore e con gli odori forti. Il sonno dura fino alle 3 di notte, poi si interrompe e si trasforma in uno stato di dormiveglia. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Gelsemium 9CH
E’ uno dei più importanti ansiolitici omeopatici. Agisce sull’ansia e sugli attacchi di panico. L’insonnia deriva dalla preoccupazione per gli eventi futuri (esami, prove importanti) e dalle fobie che paralizzano il soggetto tenendolo sveglio, come ad esempio la paura che “il cuore possa smettere di battere” durante il sonno. Altre fobie tipiche sono quelle della folla e degli spazi aperti.
Spesso il soggetto teme di non riuscire a prendere sonno e proprio questo pensiero impedisce il rilassamento creando un circolo vizioso. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Kalium phosphoricum 5CH
Si utilizza in presenza di surmenage intellettuale (ad esempio negli studenti) con forte affaticamento e stanchezza che non consente di addormentarsi. Il soggetto è esaurito, debilitato, magro, ipersensibile, depresso. La qualità del sonno è scarsa e disturbata da incubi e fenomeni di sonnambulismo. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Cocculus 9-15CH
Indicato per i soggetti che tendono all’ansia ed alla debolezza del sistema nervoso con stato di esaurimento soprattutto dopo un periodo di ipereccitabilità dei nervi. L’insonnia di questo rimedio è da privazione di sonno, tipica di chi fa lavori notturni ed è stremato da veglie prolungate nel tempo che hanno alterato il ritmo sonno-veglia; la conseguenza è l’incapacità di addormentarsi e la sonnolenza diurna. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Chamomilla 9-15CH
Rimedio usato principalmente per l’insonnia del bambino che dorme solo se cullato. Il sonno è interrotto a causa dei disturbi della dentizione che si presentano con collera, irritabilità e ipersensibilità al dolore. Il bimbo ha una personalità collerica e suda molto, soprattutto sul viso e sulla testa. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Stramonium 9-15CH
Insieme a Chamomilla è un altro rimedio utile nell’insonnia del bambino causata da incubi ricorrenti e visione di mostri durante la notte. Il bambino è molto loquace, terrorizzato dall’oscurità, violento. Si calma e si abbandona al sonno con una luce bassa e in compagnia. Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

FITOTERAPIA

VALERIANA (Valeriana Officinalis L.) TM

Questa pianta erbacea perenne è molto utilizzata perché agisce sugli stati d’irrequietezza e tensione che non permettono al soggetto di addormentarsi. L’insonnia è spesso causata da un sovraccarico intellettuale, da stati d’ansia e esaurimento nervoso. L’acido valerenico contenuto nella pianta ha un’azione spasmolitica e miorilassante sull’agitazione motoria, sugli spasmi gastrici e quelli da colica. Uso: 30-40 gocce di TM in poca acqua da 2-3 volte al giorno a stomaco vuoto. Controindicazioni: non somministrare nei bambini al di sotto di 3 anni. Interazioni: non somministrare insieme ad altri sedativi di sintesi come le benzodiazepine. Non assumere alcol contemporaneamente. Effetti collaterali: in alcuni casi la Valeriana può procurare un effetto paradosso, con agitazione psicomotoria e cefalea. Raccomandazioni: attenua i riflessi e riduce la soglia di attenzione. Evitare di mettersi alla guida. Assumere in gravidanza, allattamento e in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico.

ESCOLTZIA (Eschscholtzia californica Chamisson) TM
Migliora la qualità del sonno, riduce le fasi dell’addormentamento, soprattutto quello associato a ruminazione mentale. Il rimedio è molto utilizzato anche nei bambini come coadiuvante in caso di nervosismo, agitazione e insonnia associata ad enuresi. L’Escoltzia ha anche un’azione analgesica ed è quindi utile per l’insonnia legata a sindromi dolorose come emicrania e coliche intestinali.
Uso: 30-40 gocce di TM in poca acqua prima di dormire, a stomaco vuoto. Controindicazioni: non assumere in gravidanza e allattamento, in associazione con farmaci ad azione diretta sul sistema nervoso, antistaminici e nei soggetti allergici. Somministrare con prudenza ai bambini sotto i 12 anni. Assumere solo dietro consiglio medico.

PASSIFLORA (Passiflora Incarnata L.) TM
Rimedio utilizzato per stati d’ansia, d’ipereccitabilità, palpitazioni, nervosismo e stress. La Passiflora ha un’azione sedativa e lievemente ansiolitica, non crea sonnolenza al risveglio e non procura dipendenza o assuefazione. La pianta ha inoltre un’attività antispasmodica, per questo è indicata nelle somatizzazioni a livello dell’apparato gastrointestinale. Uso: 20-30 gocce di TM in poca acqua 2-3 volte al giorno. Controindicazioni: non assumere in gravidanza e allattamento, in associazione con ansiolitici ed antidepressivi, psicofarmaci in generale, sonniferi e alcol. Effetti collaterali: nausea, vomito, vertigini; in caso di sovraddosaggio si può verificare un effetto paradosso. Non somministrare nei soggetti ipersensibili o allergici. Assumere solo dietro consiglio medico.

GRIFFONIA (Griffonia simplicifolia Baill.) TM
I semi di questa pianta sono ricchi di 5-Hidrossitriptofano (5-HTP), aminoacido precursore del neurotrasmettitore serotonina, conosciuto come  “ormone della felicità”, che modula l’umore e i ritmi sonno-veglia. La Griffonia è utilizzata efficacemente nella depressione moderata, anche nella forma stagionale, negli stati d’ansia e nell’insonnia legata alle oscillazioni del tono dell’umore.
Uso: 20-30 gocce diluite in poca acqua 1-3 volte al giorno. Effetti collaterali: l’uso può provocare alcuni disturbi come nausea, bocca secca, cefalea con sensazione di testa vuota, comportamento suicida. Inoltre può scatenare una sindrome, detta eosinofilia-mialgia, che prevede un aumento degli eosinofili, dolori muscolari e febbre. Controindicazioni: non somministrare in gravidanza e allattamento, in associazione con antidepressivi e farmaci antiparkinson Assumere solo dietro consiglio medico.

MELISSA (Melissa officinalis L.) TM
La Melissa ha una specifica azione tranquillante e antispasmodica. Viene largamente impiegata nei disturbi del sonno di origine nervosa e in particolare nelle somatizzazioni a livello dell’apparato gastrointestinale (dispepsia, gastralgie, colon irritabile). Utile anche in presenza di palpitazioni e cefalea. Controindicazioni: non somministrare in presenza di ipotiroidismo, terapia con ormoni tiroidei e nei soggetti affetti da glaucoma. Assumere in gravidanza, allattamento e in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico.

GEMMOTERAPIA

TIGLIO (Tilia tomentosa Scopoli) MG 1DH
La pianta ha uno spiccato effetto sedativo, antispasmodico e calmante con azione simile agli effetti delle benzodiazepine. Viene utilizzata nei disturbi del sonno con eccitazione nervosa, nelle somatizzazioni gastrointestinali e nell’insonnia del bambino irritabile e iperattivo. Il macerato glicerico di tiglio è utile anche nel trattamento di disturbi cardiaci e circolatori e nell’ipertensione arteriosa di origine nervosa. Uso: 30-40 gocce 2-3 volte al giorno lontano dai pasti. Effetti collaterali: in alcuni casi la Tilia tomentosa può procurare un effetto paradosso. Assumere in gravidanza, allattamento e in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico.

BIANCOSPINO (Crataegus oxyacantha L.) MG 1DH
I fiori e le foglie del Biancospino hanno un’azione sedativa e blandamente ansiolitica, che riduce gli stati di tensione e migliora il sonno. Questo rimedio è utilizzato principalmente per il suo effetto cardioprotettivo: grazie ai flavonoidi contenuti è indicato nell’ipertensione arteriosa di origine nervosa, nella tachicardia e nelle cardiopatie, anche quelle senili. Uso: 30-40 gocce 3 volte al giorno. Controindicazioni: non somministrare in associazione con derivati digitalici, farmaci beta-bloccanti e in presenza di ipotensione. Effetti collaterali: a dosaggi elevati si possono manifestare disturbi gastrici e diarrea. Raccomandazioni: il rimedio attenua i riflessi e l’attenzione. Evitare di mettersi alla guida. Assumere in gravidanza, allattamento e in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico.

OLIGOTERAPIA

LITIO (Li)
Oligoelemento utilizzato per trattare la depressione, l’insonnia, l’emotività, gli stati d’ansia, l’abulia, i disturbi psichici e le manifestazioni psicosomatiche. Uso: 1 fiala al giorno.

MANGANESE- COBALTO (Mn – Co)
Composto utile in ogni tipo di insonnia con agitazione, disturbi dell’umore e ansia.
Uso: 1 fiala al giorno. Controindicazioni: non somministrare nella tubercolosi, nelle affezioni polmonari in fase acuta e nei bambini.

FIORI DI BACH

WHITE CHESTNUT
Fiore utile per tranquillizzare la mente attraversata da pensieri fastidiosi e ricorrenti che non danno pace ed impediscono di addormentarsi. In questo caso non si riesce a dormire perché non appena il soggetto si mette a letto (o nel cuore della notte, quando casualmente ci si sveglia), il cervello diventa teatro di dialoghi interiori.

PINE
Rimedio utile nell’insonnia  in persone che si tormentano per qualcosa, atteggiamenti o cose dette, che provocano  sensi di colpa. Il soggetto non riesce a rilassarsi, si rimprovera  senza darsi pace.

VERVAIN
Per chi non riesce a dormire perché è troppo euforico ed entusiasta per un progetto, un lavoro o un’attività e non si rilassa mai.

OAK
Per coloro che non riescono ad avere un sonno profondo e regolare, che si svegliano spesso anche se stanchi ed esausti. Chi ha bisogno di questo fiore ha difficoltà a staccare la spina.

HONEYSUCKLE
Ricordi del passato (positivi o negativi) che continuano a riproporsi con estrema lucidità mentale e che impediscono di addormentarsi.

STAR OF BETHLEHEM
Difficoltà  ad addormentarsi o risveglio precoce causato da tensione derivante da un trauma che non è stato elaborato e superato.

RED CHESTNUT
Il soggetto non riesce ad abbandonarsi al sonno perché è troppo preoccupato per qualcun altro.

CHERRY PLUM
Utile nei casi di tensione nervosa repressa che impedisce di prendere sonno. Uso: 4 gocce sublinguali 4 volte al dì (del fiore singolo o della miscela composta da più fiori associati, acqua e brandy).

Marta Chiappetta e Rocco Carbone

Le cure naturali per la ritenzione idrica

La ritenzione idrica è la tendenza a trattenere i liquidi che invadono tutti i distretti dell’organismo, per poi concentrarsi principalmente in zone specifiche predisposte all’accumulo di grasso. Questo disturbo è molto diffuso nella popolazione, colpisce sia uomini che donne ma la sua incidenza è nettamente superiore nel sesso femminile.

Quando la ritenzione si focalizza nella parte superiore del corpo, può presentarsi con un gonfiore al viso e sotto gli occhi (le cosiddette “borse”), ma anche alle braccia e alle mani. La ritenzione idrica è il risultato di uno squilibrio tra la quantità di potassio presente all’interno delle cellule e quella di sodio, contenuta nella parte esterna; quando il sodio aumenta e viene meno questo equilibrio, l’organismo è indotto a trattenere più acqua per diluire fluidi e tossine.

L’accumulo di liquidi in eccesso nello spazio interstiziale dei tessuti genera un rigonfiamento anomalo, chiamato edema, che costituisce il sintomo principale della ritenzione idrica. L’edema è un fenomeno legato ad un cattivo funzionamento del sistema linfatico e venoso; esso provoca un ristagno di liquidi e di tossine che altera il metabolismo cellulare.

Se si manifesta nella parte centrale, le aree colpite sono quelle dell’addome, dei fianchi e dei glutei.

La zona inferiore del corpo è la più colpita a causa della forza di gravità e della posizione eretta continua, che provoca uno squilibrio della circolazione. In questo caso la ritenzione si estende alle gambe, alle ginocchia e alle caviglie, fino ai piedi.

La ritenzione idrica è considerata erroneamente causa di sovrappeso: in realtà, in alcuni casi, può comportare un aumento di peso (fino a 5 kg) e provocare pesantezza e dolore agli arti. Tuttavia, tale condizione non determina il sovrappeso, ma, al contrario, è quest’ultimo a causarla, poiché genera un rallentamento della diuresi (eliminazione di urina dall’organismo). Anche se il sovrappeso spesso coesiste con la ritenzione idrica, seguire una dieta ipocalorica troppo rigida può aggravare il disturbo, invece di migliorarlo; infatti, nei regimi alimentari ipocalorici scarseggia la quantità di proteine, che è invece necessaria per prevenire la ritenzione idrica.

Il disturbo può essere suddiviso in diverse tipologie in base alla causa scatenante:

- Ritenzione idrica primaria (o circolatoria): è causatadal malfunzionamento del sistema venoso e linfatico ed è caratterizzata da edemi, gonfiore, dolore, senso di pesantezza, crampi e discromie cutanee (stasi venosa). La stasi venosa si concentra principalmente sugli arti inferiori e sulle caviglie;

- Ritenzione idrica secondaria, causata da patologie specifiche, spesso gravi, che interessano reni, cuore, apparato urinario e sistema linfatico come l’insufficienza renale e cardiaca, l’ipertensione, le patologie della vescica e del fegato, il linfedema (anomalo accumulo di linfa causato da uno squilibrio del sistema linfatico);

- Ritenzione idrica iatrogena che si verifica in seguito all’uso massiccio e prolungato di farmaci antinfiammatori, cortisonici,contraccettivi e dopo la terapia ormonale sostitutiva in menopausa.

- Ritenzione idrica alimentare, causata da un’alimentazione scorretta e da uno stile di vita poco sano, caratterizzato da scarsa o nulla attività fisica, immobilità della postura, condizioni croniche di ansia e stress.

La ritenzione idrica può essere causata da alcune condizioni cliniche come l’ipotiroidismo, patologia tiroidea in cui è presente un rallentamento del metabolismo, le intolleranze alimentari, la gravidanza e l’allattamento, il periodo ovulatorio e premestruale e la menopausa. Inoltre, la ritenzione dei liquidi può manifestarsi sotto forma di gonfiori ed edemi anche in seguito ad interventi chirurgici.

Molti altri fattori che rientrano nello stile di vita del soggetto, come un eccessivo consumo di alcolici e di caffè, la masticazione veloce, la cattiva respirazione in ambienti inquinati, possono determinare o peggiorare la ritenzione idrica. Inoltre un sostanziale aggravamento del sintomo si verifica in primavera e in estate, quando sopraggiunge il caldo, poiché il calore dilata i capillari periferici, la circolazione rallenta e il sangue fa più fatica a risalire verso il cuore: per questo le gambe si gonfiano e si avverte un senso di pesantezza.

Dietro al sintomo della ritenzione idrica c’è un meccanismo che prima di essere organico, ha una sua origine nel mentale. Il “trattenere” a livello psicologico emozioni, pensieri negativi o la tendenza a fare determinate cose, si traduce in una reazione fisica che modifica la frequenza cardiaca e respiratoria, rallenta la circolazione, crea infiammazione nei vasi sanguigni, fino a coinvolgere il sistema di drenaggio del corpo.

Gli stati di forte tensione e ansia agiscono sull’apparato immunitario e su quello endocrino, a causa dell’aumento della produzione di cortisolo, ormone prodotto dalle ghiandole surrenali. Comunemente chiamato “l’ormone dello stress”, il cortisolo è responsabile di alcune condizioni come la ritenzione idrica, l’obesità e il calo delle difese immunitarie. Modificare lo stile di vita non significa solo alimentarsi in modo sano, consumare regolarmente acqua e fare movimento, ma anche imparare a gestire gli stati emotivi, elaborare i propri vissuti e abbassare il più possibile la soglia dello stress quotidiano.

I rimedi naturali utilizzati nelle cure alternative agiscono sulla ritenzione ma anche sul dimagrimento; il loro obiettivo non è quello di mirare al sintomo ma all’origine del disturbo, che risiede nella difficoltà del corpo nel gestire il carico di tossine (anche quelle emotive).

Calcarea Carbonica 9CH

Rimedio utile per il soggetto sedentario, che tende ad ingrassare, soffre molto il freddo e ha un sistema immunitario debole. La ritenzione idrica deriva da una quantità eccessiva di tossine e liquidi che non vengono smaltiti e che causano gonfiore diffuso e tessuti flaccidi, senza tono. Il rimedio accelera e stimola il metabolismo. Il soggetto manifesta molte patologie importanti come il diabete, l’ipercolesterolemia, l’ipertensione arteriosa, l’ipotiroidismo, l’arteriosclerosi. E’ stanco, lento, ansioso, bisognoso d’affetto, pauroso; si deprime facilmente. I sintomi peggiorano con il freddo-umido, lo sforzo mentale e fisico mentre migliorano con il tempo secco.
Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

China rubra5 – 9CH

Indicata quando la ritenzione si manifesta principalmente con un gonfiore nella zona addominale, spesso causato ad una scorretta alimentazione o dall’assunzione di cibi non adatti alla tipologia costituzionale. Il gonfiore si accompagna a borborigmi. Il rimedio agisce sugli stati di intossicazione acuti e cronici che causano turbe neurosensoriali (vertigini, disturbi visivi ecc.) e cardiovascolari (anemia, tachicardia, ipotensione ecc.).
Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Pulsatilla9CH

Il rimedio vieneprescritto quando la ritenzione idrica è causata da problematiche di natura endocrina o circolatoria. La sua azione sull’apparato ormonale è molto marcata, sia nelle sindromi premestruali che durante la menopausa, poiché interviene sulla ritenzione idrica e la circolazione rallentata legata a squilibri ormonali. Spesso il sintomo deriva da fenomeni di congestione e stasi venosa con tessuti infiltrati e poco ossigenati, estremità fredde, arti gonfi, pesanti e dolenti. Pulsatilla è avida d’affetto, fortemente emotiva e soggetta al pianto. I sintomi tipici del rimedio peggiorano con il caldo e il riposo mentre migliorano con l’aria fresca, il movimento continuo e la consolazione.
Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Thuya 15-30 CH

Rimedio d’elezione per la ritenzione idrica e la cellulite, in particolare quella localizzata nella parte inferiore del corpo (cosce e bacino). La sua azione è centrata su vari apparati, tra i quali quello linfatico e nervoso. Il soggetto Thuya ingrassa facilmente, risente molto dello stress e dello stato emotivo caratterizzato da depressioni reattive, malinconia, scarsa autostima, ossessioni e idee fisse, psicosomatizzazioni. Thuya si prescrive per il sovrappeso e la ritenzione di liquidi conseguenti ad un’alimentazione scorretta, all’assunzione della pillola anticoncezionale e a terapie con cortisonici che, nei soggetti predisposti, portano ad un repentino e anomalo aumento ponderale. Inoltre si utilizza efficacemente per la ritenzione legata ai disturbi mestruali. I sintomi peggiorano con il freddo e l’umidità, mentre migliorano con il caldo e la sudorazione.
Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Graphites 9CH

Rimedio che ha un’azionespecifica sul metabolismo degli acidi grassi: aumenta la velocità metabolica e depura il sintema linfatico. Il soggetto Graphites tende ad ingrassare, ha un corpo molle e pesante, è freddoloso e soffre di stipsi. La ritenzione si traduce spesso in accumulo di cellulite concentrata su cosce e ginocchia. Il senso di gonfiore diffuso deriva anche da disturbi a livello digestivo che provocano pienezza e pesantezza del ventre. I sintomi peggiorano con il freddo e durante le mestruazioni; migliorano con il movimento e mangiando (nel caso dei disturbi gastrici).
Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.

Bovista 5 – 7CH

Questo rimedio si prescrive quando la ritenzione idrica è legata alla sensazione soggettiva di gonfiore generale (soprattutto alle dita) con edema e infiltrazioni. I sintomi si associano principalmente alle problematiche mestruali con sindrome premestruale accentuata, ovulazione emorragica, gonfiore addominale, mal di testa con sensazione di aumento del volume del cranio.
Uso: 3 granuli sublinguali 3 o 4 volte al dì.


FITOTERAPIA

Rusco (Ruscus aculeatus L.) TM

Il pungitopo si utilizza per la ritenzione idrica associata ad insufficienza circolatoria venoso-linfatica. Grazie al suo più importante principio attivo contenuto, la ruscogenina, il rimedio ha una marcata attività antiedemigena, agendo sulla ritenzione idrica con cellulite e sulla varicosità degli arti inferiori. Uso: 40 gocce di TM 1 volta al dì un quarto d’ora prima di pranzo. Controindicazioni: non utilizzare in gravidanza e allattamento. Può provocare, in rari casi, disturbi gastrici e nausea. Raccomandazioni: associare all’assunzione del Rusco una dieta iposodica. Assumere in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico.

 

Tarassaco (Taraxacum officinale Weber) TM

Il Tarassaco, conosciuto comunemente come “dente di leone” ha un’azione specifica sulle vie biliari, è digestivo e diuretico. Ottimo coadiuvante nel trattamento dell’obesità grazie alle sue proprietà drenanti e detossicanti. L’azione diuretica deriva dai flavonoidi e dal potassio contenuti che facilitano l’eliminazione delle tossine responsabili di ritenzione idrica e linfatica. Uso: 20-30 gocce tre volte al dì, dopo i pasti. Controindicazioni: non somministrare nei soggetti che soffrono di intestino irritabile, gastrite e ulcera peptica, nelle occlusioni delle vie biliari, in gravidanza e allattamento. Non assumere in associazione con i FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei) e con i diuretici. Effetti collaterali: il Tarassaco può provocare dermatiti allergiche da contatto. L’uso improprio o un sovradosaggio possono causare turbe idroelettriche. Assumere solo dietro consiglio medico.

Pilosella (Hieracium pilosella L.) TM

Questa pianta erbacea perenne ha una marcata azione diuretica e drenante renale ed è utilizzata per il trattamento della ritenzione idrica, della cellulite e del sovrappeso. Inoltre la Pilosella promuove la sintesi e la secrezione di bile potenziando l’azione detossificante del fegato. Uso: 30-40 gocce di TM 2 volte al dì, lontano dai pasti. Controindicazioni: non somministrare in caso di ipotensione e in associazione con diuretici. Raccomandazioni: è consigliabile utilizzare la TM rispetto ad altre preparazioni poiché l’attivazione è maggiore se il rimedio viene lavorato a partire dalla pianta fresca. Assumere in gravidanza, allattamento e in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico.

Orthosiphon (Orthosiphon stamineus Bentham) TM

Pianta tropicale, chiamata comunemente Tè di Giava, che possiede un marcato effetto diuretico e depurativo: ha un’azione sull’eliminazione di acqua, cloruri e urea. Molto utilizzato come coadiuvante nelle diete dimagranti e in presenza di obesità, edemi, oliguria (scarsità della quantità di urine eliminata giornalmente), cellulite, affezioni delle vie urinarie e articolazioni gonfie con idrarto (versamento sieroso all’interno della cavità articolare). Uso: 20-30 gocce di TM 2 volte al dì. Evitare l’assunzione nelle ore serali. Interazioni: evitare l’associazione con la Salvia poiché si può verificare un potenziamento degli effetti diuretici. Raccomandazioni: non somministrare in caso di insufficienza renale. Il rimedio ha un effetto antagonista con l’adrenalina, gli estratti ipofisiari, epatici e i sali biliari; inoltre potenzia l’azione dei diuretici. E’ consigliabile seguire una dieta iposodica in associazione con l’assunzione di Ortosiphon. Assumere in gravidanza, allattamento e in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico.

GEMMOTERAPIA

 

Linfa di Betulla (Séve de bouleau) 1DH

La linfa di Betulla rientra nelle prescrizioni di Gemmoterapia anche se in realtà non è un gemmoderivato né un macerato glicerico. La linfa, un liquido chiaro che si ricava dalla Betula verrucosa L, è il rimedio d’elezione per l’adiposità, il ristagno dei liquidi e l’accumulo di tossine; ricca in potassio, stimola l’eliminazione dell’acido urico, del colesterolo e del metabolismo. Inoltre attiva la diuresi, aiutando i reni a funzionare meglio. Nella linfa è contenuta una sostanza, la betulina, che ha una spiccata attività antinfiammatoria, diuretica e depurativa. Il rimedio è molto utile in caso di cellulite e obesità; inoltre, sciogliendo i depositi urinari, è efficace nel trattamento delle infezioni batteriche delle vie urinarie (candida, uretriti e cistiti). Uso: 20-30 gocce 1-2 volte al dì. Controindicazioni: non somministrare in soggetti con edemi, ridotta funzionalità cardiaca e renale e in presenza di allergia ai salicilati (ad es. Aspirina). Interazioni: il rimedio interferisce con l’assunzione di FANS, diuretici, ipotensivi, anticoagulanti, antiaggreganti piastrinici, barbiturici e altre sostanze psicoattive, sedativi, ansiolitici e antidepressivi. Effetti collaterali: può provocare fenomeni allergici. Assumere in gravidanza, allattamento e in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico.

 

Ippocastano (Aesculus hippocastanum) MG 1DH

Rimedio specifico delle affezioni venose con senso di pesantezza ed edema concentrati agli arti inferiori. La stasi venosa peggiora con il calore, la sedentarietà e la stazione eretta prolungata. L’Ippocastano aumenta il tono della parete venosa, riduce la stasi e facilita il ritorno venoso. Uso: 20-30 gocce di MG 2-3 volte al dì a stomaco pieno. Utilizzare per almeno due mesi consecutivi, soprattutto nella stagione estiva. Controindicazioni: non somministrare in gravidanza e allattamento, nei bambini, nei soggetti affetti da ulcera e gastroduodenite e in associazione con farmaci antiaggreganti o anticoagulanti. Effetti collaterali: possono verificarsi casi di prurito, nausea, dermatiti da contatto e irritazione delle mucose gastrointestinali. Assumere solo dietro consiglio medico.

Faggio (Fagus Sylvatica L.) MG 1DH

Il Faggio si utilizza per insufficienza renale, obesità, ritenzione idrica con edemi, oliguria e ipercolesterolemia. Il rimedio contiene molte sostanze che hanno un’azione positiva sull’organismo come potassio, ferro, calcio e flavonoidi; inoltre stimola il funzionamento dei reni, la diuresi e diminuisce il colesterolo totale. Uso: 20-30 gocce di MG 1-2 volte al dì prima dei pasti. Assumere in gravidanza, allattamento e in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico.

SALI DI SCHÜSSLER

Natrium sulphuricum D6

Indicato per la ritenzione idrica perché elimina l’acqua in eccesso riequilibrando la densità dei liquidi all’interno delle cellule. Oltre a favorire l’eliminazione dei liquidi e delle scorie metaboliche del corpo, disintossica l’organismo e stimola la secrezione biliare. I soggetti che rispondono a questo rimedio hanno una fragilità costituzionale e tendono a prendere peso molto facilmente. Sono adiposi, corpulenti: i tessuti hanno numerose infiltrazioni di cellulite concentrate su addome, natiche e cosce. Anche il viso tende al gonfiore ed è spesso molto pallido. A livello psichico sono persone lente, apatiche, depresse, soprattutto la mattina al risveglio. La forte ritenzione, oltre agli edemi diffusi, causa dolori di tipo reumatico che peggiorano con l’umidità e l’immobilità. La sintomatologia migliora con il clima secco e dopo scariche diarroiche, soprattutto quando si verificano al mattino. Uso: 1 o 2 compresse sublinguali, 2 o 3 volte al dì.

Oligoterapia

 

Potassio (K)

Questo oligoelemento è un regolatore dell’omeostasi idro-salina. Indicato nelle affezioni legate alle alterazioni del ricambio idrico: ritenzione idrica, obesità, cellulite, edema degli arti inferiori. Coadiuvante nel trattamento dell’astenia generale, oliguria, ipertensione, disturbi cardiaci e neuropsichici. Uso: 1 fiala sublinguale al giorno o a giorni alterni. Nei bambini utilizzare metà dose.

Consigli nutrizionali

In caso di ritenzione idrica è necessario ridurre il sale e i cibi contenenti sodio come gli insaccati, i prodotti pronti e quelli industriali (dadi), la margarina, i sottaceti, le olive in salamoia, la pizza, il pane molto salato e i formaggi poiché il sodio trattiene l’acqua nei tessuti e impedisce lo smaltimento dei liquidi. Inoltre, è fondamentale seguire una dieta equilibrata ricca di frutta e verdura, moderare il consumo di zuccheri e farinacei raffinati, svolgere una regolare attività fisica e bere almeno due litri d’acqua oligominerale al giorno. Il minerale antagonista del sodio è il potassio poiché aiuta l’eliminazione del sodio e controlla la comparsa della ritenzione idrica. Il potassio è contenuto in molti alimenti tra i quali: carni bianche (pollo e tacchino), merluzzo, sgombro, sardine, noci, mandorle e nocciole, banane, kiwi, anguria, melone, patate, spinaci, piselli, fagioli, finocchi.

Marta Chiappetta e Rocco Carbone

 

Le cure naturali per gli studenti

Studiare, ovvero applicarsi metodicamente su qualcosa, è un’azione che può essere suddivisa in diverse fasi, tra le quali le più importanti sono la conoscenza, la comprensione e la memorizzazione.

Applicarsi sul piano mentale e intellettuale richiede uno sforzo e un notevole impegno psico-fisico; a prescindere dal tipo di studi e dalle modalità individuali, c’è un particolare periodo in cui l’impegno diventa più intenso e approfondito: quello delle prove e degli esami.

Durante queste fasi, anche chi non è predisposto va incontro ad affaticamento e ad un calo della concentrazione a causa dello stress. Lo stress è un fenomeno che rappresenta una serie di eventi psicologici e fisici che causano nell’organismo una reazione di adattamento mirato a preservare il l’equilibrio interno.

I sintomi da sovraccarico da stress (in questo caso dello studente) si manifestano a diversi livelli: neurologico, con ansia, agitazione, crisi di panico; polmonare, con asma, iperventilazione; cardiaco, con tachicardia, irregolarità del battito, ipertensione; gastrointestinale, con nausee, digestione lenta e difficile, crampi, bruciori di stomaco.

L’applicazione mentale nei periodi di studio intenso è un fattore che determina un elevato consumo di energie. Ma l’esaurimento mentale e fisico è legato per lo più al continuo stato di allerta in cui si trova chi studia per obiettivi specifici, come ad esempio per una prova d’esame.

Lo studente che ha l’ansia per l’esame fa dei pensieri catastrofici riguardo all’evento che è in procinto di affrontare; la prova rappresenta una prestazione e il sentimento di apprensione deriva dal timore di essere esposti al giudizio altrui. Proprio da questo pensiero ha origine una tensione irrazionale, che induce lo studente ansioso ad attribuire all’esame un’eccessiva importanza. In tal senso, il voto rappresenta una conferma delle capacità e delle risorse personali e il canale attraverso il quale passa l’approvazione degli altri. Il soggetto non riesce a pensare all’esame associandolo alla sola valutazione scolastica: per questo vive male un possibile esito negativo, che viene confuso con una valutazione sul proprio grado d’intelligenza e sulle capacità individuali.

Questo dialogo interiore che gravita intorno all’ossessione sul risultato, genera un carico difficile da gestire; tutte le energie e le forze destinate alla preparazione, alla concentrazione e alla memorizzazione, vengono sottratte dalla tensione emotiva e dal forte e costante stato di ansia.

OMEOPATIA

Gelsemium  sempervirens 30 CH

Rimedio d’elezione per le paure e le fobie bloccanti che precedono eventi, prove ed esami. Lo studente è timido, insicuro, stanco, angosciato fino alla paralisi e si chiude nel silenzio. Resta in un angolo in attesa della prova ed è infastidito dalle domande. Prima di un esame ha crisi di panico con diarrea emotiva. Il rimedio agisce anche sui sintomi che accompagnano il panico quali tremori, palpitazioni, turbe della memoria, poliuria emotiva, insonnia nei giorni che precedono la prova.
Uso: 3 granuli sublinguali 3-4 volte al dì.

Argentum nitricum30 CH

Ha un’azione simile a Gelsemium e si usa per l’ansia anticipatoria, molto frequente tra gli studenti. Il rimedio è indicato per i soggetti ansiosi, emotivi e ipocondriaci che hanno un’agitazione febbrile. Argentum continua a ripassare prima della prova e teme talmente tanto il momento dell’esame che vorrebbe evitarlo. Tuttavia, a differenza di Gelsemium è meno inibito. La fretta e l’ansia lo rendono inconcludente e la tensione emotiva si accompagna a diarrea, vertigini e gastrite nervosa con eruttazioni.
Uso: 3 granuli sublinguali 3-4 volte al dì.

Aconitum napellus9 CH

Il rimedio agisce sulle crisi di panico improvvise e acute con palpitazioni, tachicardia e affanno e angoscia. Lo studente è fortemente ansioso e fobico.
Uso: 3 granuli sublinguali 3-4 volte al dì.

Ignatia amara 9 CH

Il rimedio si utilizzase l’ansia deriva da una frustrazione e si esprime con uno stato d’animo più definito come irritabilità, angoscia e sensazione di nodo alla gola (bolo isterico che si manifesta nella tarda mattinata). Ignatia ha un’azione sia antidepressiva che calmante. Lo studente si sente agitato, sospira, ha sbalzi d’umore e la notte non dorme per le palpitazioni.
Uso: 3 granuli sublinguali 3-4 volte al dì.

Phosphorus 30 CH

Il rimedio è indicato per gli studenti che accusano una tipica ansia che si accentua nelle ore serali accompagnata da alternanza tra eccitazione intellettuale e depressione con angoscia. Il soggetto è molto vulnerabile e quando si stanca mentalmente e fisicamente si scoraggia fino a perdere la concentrazione, diventando incostante nello sforzo intellettuale. Nei periodi di intenso studio tende a caricare molto stress e ad affaticarsi facilmente. La conseguenza è una forte astenia, soprattutto a ridosso dell’esame.
Uso: 3 granuli sublinguali 3-4 volte al dì.

Phosphoricum acidum 15-30 CH

Si utilizza quando lo studente è fortemente esaurito dall’eccessivo affaticamento intellettuale; è debole, indifferente, taciturno, ha un indebolimento della memoria.
Uso: 3 granuli sublinguali 3-4 volte al dì.

China rubra 7-9 CH

Rimedio utilizzato frequentemente nella cura dell’astenia che compare nei periodi di intenso studio (soprattutto durante l’estate), quando il soggetto è sovraeccitato a livello mentale e dorme poco la notte. I sintomi di China hanno un andamento ciclico. L’insonnia è una causa importante dell’astenia degli studenti che tendono a passare notti in bianco o a sostenere frequenti veglie notturne. Il sintomo è aggravato dal consumo di sostanze eccitanti (tè e caffè) volte a combattere la stanchezza e ad aumentare la concentrazione. La scarsa qualità del sonno determina irritabilità, calo dell’attenzione, lentezza, difficoltà nell’apprendimento e nella memorizzazione.
Uso: 3 granuli sublinguali 3-4 volte al dì.

Nux vomica 15-30 CH

Rimedio utile quando lo studente nei periodi di impegno intenso ha un’alimentazione sregolata; spesso mangia davanti al pc o sui libri e abusa di sostanze eccitanti e stimolanti per sostenere la fatica. Nux vomica agisce come un antistress e cura sintomi quali le nausee, la diarrea alternata a stipsi ostinata, sonnolenza dopo i pasti e malessere gastrico con sensazione di “pietra sullo stomaco”.
Uso:
3 granuli sublinguali 3-4 volte al dì.

Baryta carbonica 15-30 CH

Rimedio indicato sia nel bambino che nell’adulto. Nel primo caso lo sviluppo intellettivo è tardivo: il bambino ha scarsa memoria, torpore mentale che blocca la concentrazione e difficoltà di apprendimento. Spesso i progressi scolastici si fermano per scarsa applicazione o per problemi legati alla dislessia. Nell’adulto il rimedio si utilizza efficacemente per difficoltà di concentrazione, perdita di memoria, confusione mentale e deficit intellettivo. Il soggetto Baryta carbonica è molto infantile e timido, ha scarsa fiducia in se stesso e difficoltà a relazionarsi con gli altri in modo sereno.

Nota: Tutti i rimedi elencati vanno presi in maniera preventiva prima della prova per almeno due volte al giorno e il giorno stesso dell’esame, al bisogno e con maggiore frequenza.

SALI DI SCHÜSSLER

Kalium phosphoricum D6 (fosfato di potassio)

Il rimedio agisce principalmente sul sistema nervoso e la mente. Si utilizza negli esaurimenti mentali e fisici causati dall’eccessivo sforzo mentale che determina una riduzione delle capacità di concentrazione e memorizzazione. L’affaticamento è accompagnato da cefalea, vertigini, spossatezza, angoscia e abbattimento. E’ presente anche insonnia da iperattività mentale con sonnolenza diurna. Uso: 1 o 2 compresse sublinguali, 2 o 3 volte al dì.Nei bambini fino a 10 anni utilizzare metà dose.


FITOTERAPIA

Eleuterococco (Eleutherococcus senticosus Maxim) TM

Noto anche come ginseng siberiano, viene spesso erroneamente confuso con il Panax Ginseng. Pianta adattogena, antistress e immunostimolante, è molto utilizzata come tonico psico-fisico in caso di astenia e stanchezza, ridotto rendimento, difficoltà di concentrazione e convalescenze

La sua azione ottimale si esplica a livello dell’asse ipotalamo-ipofisi-ghiandole surrenali che si traduce in un aumento della resistenza dell’organismo agli stimoli stressanti; inoltre favorisce la memoria e le funzioni cognitive.
Uso: 20-30 gocce di TM 1-2 volte al dì in poca acqua, al risveglio.
Controindicazioni: per la sua azione cardiotonica è controindicato in caso di ipertensione, tachicardia, aritmia. Non somministrare in caso di diabete e febbre.
Effetti collaterali: l’utilizzo della pianta ad alti dosaggi e per periodi prolungati provoca insonnia, tremore alle mani, irritabilità ipereccitabilità e cefalea.
Raccomandazioni: l’Eleuterococco interagisce con i contraccettivi orali, con gli steroidi, con gli anticoagulanti, gli antibiotici e i sedativi. Non somministrare nelle ore serali, ai bambini, in gravidanza e in allattamento. Assumere solo dietro consiglio medico.

Rodiola (Rhodiola rosea L.)

Questa pianta, il cui nome deriva dai fiori gialli che emettono un odore simile a quello della rosa, è un concentrato di virtù: adattogena, energizzante e rinvigorente, antidepressiva e antistress; stimola le performance fisica e mentale, modula l’umore e aiuta la ripresa in caso di spossatezza legata a periodi di vita intensi e faticosi. Grazie alla sua capacità di innalzare i livelli di serotonina nel sangue, è particolarmente efficace per contrastare gli effetti nocivi del cortisolo, prodotto dai surreni in caso di stati di stress. Ottima pianta per gli studenti perché ha un’azione tonica e stimolante delle funzioni mentali, della concentrazione, della lucidità e della memoria, grazie alla capacità di indurre un aumento dei livelli di due importanti neurotrasmettitori: dopamina e noradrenalina.

Uso: da 180 a 300 mg pro dose di estratto secco, 1-2 volte al giorno,da assumere sotto forma di compresse o capsule, suddivisa in due dosi, una al mattino al risveglio e l’altra nel primo pomeriggio. Evitare la somministrazione nelle ore serali.
Controindicazioni:
non somministrare in gravidanza, allattamento e ai bambini.
Interazioni:
non assumere la Rodiola in associazione con antidepressivi, ansiolitici e barbiturici.
Effetti collaterali: la somministrazione di alte dosi per periodi prolungati può provocare irritabilità e insonnia.Assumere solo dietro consiglio medico.

Guarana’ (Paullinia cupana H.B. Kunth)

Il Guaranà, pianta originaria dell’Amazzonia, è utilizzata per le sue proprietà stimolanti e toniche del sistema nervoso centrale. I principi attivi che caratterizzano questa pianta sono le metil-xantine, ovvero la caffeina e la teofillina, le stesse contenute nel tè e nel caffè. E’ un rimedio molto indicato per gli studenti, soprattutto prima degli esami, poiché stimola le funzioni celebrali, l’attività intellettuale e combatte stanchezza e debolezza. E’ impiegata efficacemente anche in caso di emicranie da sforzo intellettivo e nelle nevralgie. Uso: 400 mg pro dose di estratto secco, 1-2 volte al giorno.
Tintura madre: 20-40 gocce in poca acqua, 1-2 volte al giorno. La posologia consigliata non deve superare i 9 mg di caffeina al giorno, per non più di 45 giorni consecutivi di trattamento.
Controindicazioni: non somministrare in gravidanza e allattamento, nei bambini e nei soggetti con ipertensione arteriosa, stati ansiosi, cardiopatie, ipertiroidismo, ulcera peptica, ernia iatale.
Effetti collaterali: la somministrazione di alte dosi può provocare ipereccitazione, palpitazioni, nausea, diarrea, ansia e nervosismo. Raccomandazioni: non assumere Guaranà dopo o durante i pasti, nelle ore serali e in concomitanza con caffè e tè. Assumere in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico.

Ginko Biloba (Ginko biloba L.)

E’ una delle più antiche piante conosciute e il suo nome, biloba, deriva dalla conformazione delle foglie divise in due lobi (bilobate). Il Ginko ha un’azione specifica sui vasi della circolazione venosa e arteriosa e sul microcircolo celebrale, vestibolare e distale; aumenta la vascolarizzazione dei tessuti e attiva il metabolismo energetico. Viene utilizzata per gli studenti e per l’applicazione mentale per la sua capacità di migliorare l’attività dei trasmettitori chimici del cervello, potenziando l’apprendimento, la memoria, l’acutezza mentale e l’abilità cognitiva.
Uso: 20-30 gocce di TM in poca acqua 1-2 volte al giorno, lontano dai pasti. Estratto secco: da 20 a 30 mg pro dose, 2 volte al giorno. Controindicazioni: non somministrare in gravidanza, allattamento e durante le mestruazioni.
Effetti collaterali: l’assunzione può provocare irritabilità, insonnia, diarrea cefalea, allergie, disturbi gastrointestinali.
Interazioni: il Ginko interagisce con anticoagulanti, antiaggreganti, contraccettivi orali, steroidi, sedativi ansiolitici, IMAO (antidepressivi). Non utilizzare in associazione con aglio, salice e vitamina E.
Raccomandazioni: è sconsigliata l’assunzione nel tardo pomeriggio o di sera poiché il Ginko può provocare insonnia ed aumentare l’eccitabilità nervosa e mentale. Assumere solo dietro consiglio medico.

Per l’ansia e tensione emotiva che interferiscono su concentrazione, assimilazione e memorizzazione:

MELISSA (Melissa officinalis L.) TM

Grazie alla sua azione tranquillante e antispasmodica, interviene in caso di ansia e preoccupazione per lo studio accompagnata da disturbi del sonno, palpitazioni, cefalea e somatizzazioni dello stress a livello dell’apparato gastrointestinale (dispepsia, gastralgie, colon irritabile). La Melissa dona benessere e tranquillità rilassando il Sistema Nervoso Centrale.
Uso: 20-30 gocce di TM in poca acqua 1-2 volte al giorno.
Controindicazioni: non somministrare in presenza di ipotiroidismo, terapia con ormoni tiroidei e nei soggetti affetti da glaucoma. Assumere in gravidanza, allattamento e in associazione con altri farmaci solo dietro consiglio medico.

Per l’insonnia legata all’agitazione per gli esami e le prove:

PASSIFLORA (Passiflora Incarnata L.) TM

Il rimedio è utile per gli stati d’ansia, per le palpitazioni, il nervosismo e lo stress che accompagnano lo studio e precedono gli esami. Negli studenti è indicata soprattutto per i disturbi del sonno legati alla tensione nervosa poiché la Passiflora, grazie alla sua azione sedativa e lievemente ansiolitica, non crea sonnolenza al risveglio e non procura dipendenza o assuefazione.
Uso: 20-30 gocce di TM in poca acqua prima di dormire.
Controindicazioni: non assumere in gravidanza e allattamento, in associazione con ansiolitici ed antidepressivi, psicofarmaci in generale, sonniferi e alcol.
Effetti collaterali: nausea, vomito, vertigini; in caso di sovraddosaggio si può verificare un effetto paradosso. Non somministrare nei soggetti ipersensibili o allergici. Assumere solo dietro consiglio medico.

GEMMOTERAPIA

Betulla (Betula verrucosa semi) MG 1 DH

Il macerato glicerico ricavato dai semi della Betula verrucosa ha un’azione tonica e stimolante a livello delle funzioni intellettive. Si utilizza efficacemente per le turbe della memoria, per l’astenia mentale, sia nell’anziano che nel giovane, e nelle difficoltà di concentrazione. E’ consigliata agli studenti nei periodi che precedono gli esami.
Uso: 30-40 gocce di MG in poca acqua al risveglio. Iniziare circa 30 giorni prima di prove o esami.
Controindicazioni: non somministrare in gravidanza, allattamento, nei soggetti con edemi, ridotta funzionalità cardiaca e renale e in presenza di allergia ai salicilati (ad es. Aspirina).
Interazioni: il rimedio interferisce con l’assunzione di FANS, diuretici, ipotensivi, anticoagulanti, antiaggreganti piastrinici, barbiturici e altre sostanze psicoattive, sedativi, ansiolitici e antidepressivi.
Effetti collaterali: può provocare fenomeni allergici. Assumere solo dietro consiglio medico.

OLIGOTERAPIA

Manganese- Cobalto (Mn-Co)

I due oligoterapici agiscono in sinergia per trattare tutti i sintomi causati da distonie neurovegetative. Sono molto indicati per il soggetto ansioso, emotivo, astenico che soffre di cali di memoria e scarsa concentrazione a causa di ansia e stress. Il sonno è poco ristoratore, spesso con risvegli notturni. I sintomi sono quelli tipici della diatesi distonica: infiammazioni, disturbi cardiocircolatori, pesantezza agli arti inferiori, colite, ulcera gastro-duodenale, eczemi, herpes.
Uso: 1 fiala sublinguale a giorni alterni.

Dott.ssa Marta Chiappetta
Operatrice olistica
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Dott. Rocco Carbone
Farmacista e Naturopata
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