LE SMAGLIATURE: COME RENDERLE INVISIBILI

Le strie atrofiche dette “smagliature” sono dovute a un cedimento localizzato del derma, lo strato deputato al sostegno della cute, e a una rottura localizzata delle fibre connettive ed elastiche.

Variano di lunghezza (da 1-2 cm a 15 cm), in larghezza (fino a 1 cm), e nella forma (rettilinee, a curva, a zig zag).

Inizialmente sono di colore rossastro, ma col passare degli anni assumono colore madreperlaceo: questa è la fase terminale in cui la superficie della zona interessata diventa più sottile e depressa al tatto, non sono presenti peli e l’attività melanica è ridotta (per questo le smagliature non si abbronzano anzi in seguito ad esposizione solare diventano più evidenti).

Spesso compaiono verso il 6° e l’8° mese di gravidanza su addome, fianchi, seno e cosce; un altro periodo critico è quello della pubertà.
È comunque possibile che a volte si presentino su donne che non hanno mai modificato il loro peso e la struttura corporea.

Due sembrano i fattori che giocano un ruolo determinante nella loro formazione: un fattore biochimico ormonale (ipercorticoidismo) e uno meccanico di stiramento, questi agirebbero facilitati da una predisposizione genetica.

Il fattore ormonale comporta una riduzione dell’attività dei fibroblasti e quindi una modificazione della sostanza fondamentale del derma, come conseguenza la pelle diventa meno elastica e resistente. Su questo terreno agisce il fattore meccanico che provoca una rottura delle fibre collagene e innesca un processo di riparazione, segue una fase di guarigione in cui si verifica il ripristino del tessuto connettivo danneggiato e la lesione assume l’aspetto definitivo di una cicatrice.

Importante quindi è sicuramente un’azione preventiva soprattutto durante la pubertà e la gravidanza. L’obiettivo è mantenere il tessuto idratato ed elastico, stimolare la funzione dei fibroblasti e intensificare il microcircolo; con l’uso di cosmetici a base di oli emollienti, vitamine lipo e idro solubili quali la A, E, F oltre la biotina e vitamina B abbinate a sostanze idratanti ed elasticizzanti come gli aminoacidi e i biopolimeri naturali, l’acido jaluronico, collagene, elastina.

Il trattamento delle smagliature già formate richiede al contrario un trattamento professionale specifico.

Questo è composto da tre fasi differenti:

La prima fase è un peeling preceduto da una fase preparatoria detta pre-peeling in cui viene utilizzata una soluzione cheratolitica – composta da acido glicolico, acido lattico e acido salicilico -, che apre lo strato corneo e prepara alla penetrazione dell’acido glicolico al 70%. In questo modo diamo uno stimolo importante alla pelle inducendo una vasodilatazione a livello dermico; ciò determina un apporto di nutrienti che migliorano l’elasticità della pelle. Nel periodo post-peeling il paziente dovrà idratare l’area trattata per due/tre giorni, dopo dovrà continuare con un trattamento domiciliare specifico.

La seconda e la terza fase vedono l’utilizzo di rivitalizzanti a base di acido ialuronico, che favorisce la proliferazione e la migrazione dei fibroblasti, vitamine, aminoacidi, minerali, ac. nucleici e coenzimi, che insieme stimolano i differenti metabolismi biologici e permettono una vera ristrutturazione del tessuto cutaneo. Il trattamento deve essere effettuato una volta alla settimana per circa 8 sedute; importante accorgimento è non esporre al sole le parti trattate. La combinazione e l’integrazione di questi differenti trattamenti porterà nel giro di alcuni mesi ad un notevole miglioramento delle smagliature – in termini di dimensione e profondità – e della cute circostante.

 

Aldo Alessi
Medico Estetico

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