AIDS & METISOPRINOLO

L’AIDS è una malattia di origine virale e per non diventare un malato di AIDS nella fase conclamata il sieropositivo non deve essere colpito da infezioni opportunistiche cioè da quelle malattie che trovano la “opportunità” di penetrare nell’organismo a causa delle cattive condizioni immunitarie presentate dal sieropositivo.
Pare che in alcuni casi sia stato dimostrato anche che la carenza del sistema immunitario permetta la riattivazione di infezioni acquisite in anni precedenti e rimaste latenti nell’organismo.
In una recente conferenza internazionale tenutasi a Roma tutti gli esperti sono stati concordi nel sostenere che, se una speranza c’e, essa consiste nell’aumentare il più possibile le difese immunitarie del sieropositivo.
Una speranza in più si ha con l’impiego del Metisoprinolo che ha dimostrato di mantenere più a lungo una certa efficienza del sistema immunitario e pare abbia anche una qualche azione diretta sul virus HIV.
La più recente proposta terapeutica consisterebbe pertanto nell’attaccare l’AIDS con un cocktail di farmaci (AZT e Metisoprinolo o simili) in cui si abbia la doppia azione di “curare” il sistema immunitario (AZT) e di aggredire il virus (Metisoprinolo.). Purtroppo ogni medaglia ha il suo rovescio infatti bisogna tener presente l’ alta tossicità dell’ AZT che non permette lunghi periodi di cura.
Pare che l’associazione con il Metisoprinolo consenta di diminuire il dosaggio dell’ AZT e quindi un periodo di cura di più lunga durata.
Il vaccino risolverebbe indubbiamente il problema alla radice ma purtroppo siamo ancora molto, molto lontani.

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