CUORE E PERICOLI SILENTI

L’ Ischemia silente 

L’ischemia miocardica e una sofferenza che il cuore subisce per inadeguatezza del flusso del sangue a livello delle coronarie, dovuta a fattori diversi come arteriosclerosi trombosi, spasmi ecc.
Con Bayer quale sponsor,è in svolgimento uno screening di massa (sono in esame circa 3.000 persone di sesso maschile ) che rispondono ad una serie di caratteristiche individuali, tra cui alcune variabili riconosciute come fattori di rischio coronarico quali l’indice di massa corporea, la colesterolemia totale, la colesterolemia HDL, la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca elevate, abitudine al fumo ecc.
Lo screening si svolge a Roma e a Firenze ed ha come scopo di stabilire quale sia la frequenza dell’ischemia miocardica silente in persone presunte sane, in età tra 40 e 59 anni, appartenenti alIa classe impiegatizia, per accertare Ie reali dimensioni del fenomeno e stabilire un programma di diagnosi precoce. Infatti sovente si pensa che l’ischemia sia legata al dolore, mentre cibo non è vero e quindi si può essere portatori “sani” di ischemia senza averne il minimo sintomo.
E’ ben noto da decenni che alcuni pazienti, alla prova da sforzo, presentano tipiche alterazioni elettrocardiografiche senza angina ed è pure ben nota che l’infarto o la morte improvvisa da infarto possono avvenire, in una elevata percentuale di casi (circa il 30-40%) senza essere preceduti da alcuna manifestazione dolorosa.
In questi ultimi anni l’attenzione dei cardiologi e stata richiamata sempre più frequentemente al problema dell’ischemia silente e si è potuto accertare che solo una parte degli episodi di ischemia che compaiono nell’arco delle 24 ore si accompagnano a dolore.
E’ soprattutto con il monitoraggio continuo dell’elettrocardiogramma, eseguito con il sistema ambulatoriale o nel paziente allenato che si è potuta precisare tale situazione di cui è evidente l’importanza pratica.
Si è giunti a classificare i pazienti affetti da Ischemia miocardica silente in tre grandi gruppi:
a) pazienti
totalmente asintomatici (oggetto dello studio di cui ci occupiamo in questo articolo)
b) pazienti
con ischemia silente (dopo aver avuto infarto miocardico)
3) pazienti
con ischemia sintomatica (sia per angina, sia senza angina)

Sui 4270 pazienti esaminati durante questo screening si sono evidenziati 363 casi sospetti di cui solo 333 hanno accettato di proseguire Ie indagini; di questi 71 (e gli esami sono stati completati solo per 217 pazienti) hanno confermato i dubbi precedentemente sorti e meritano un ulteriore approfoildimento di indagine che comunque verrà effettuato entro la finne del corrente anno.
Si può ipotizzare quindi che il2-2,5 % della popolazione che crede di essere in “perfetta salute” in realtà è portatrice di ischemia silente. Ovviamente quando, pur non avendo disturbi, la persona appartenga a categoria a rischio per tradizione famigliare, diabete,ipercolesterolemia, ipertensione, abitudine al fumo ecc, e necessario procedere a controlli periodici con elettrocardiogramma da sforzo e con elettrocardiogramma dinamico. Inoltre per tutte Ie persone, ma in particolare per chi è a rischio sarebbe opportuno eliminare o per lo meno ridurre i fattori di rischio con l’abolizione pressochè totale del fumo, impiego di norme dietetiche idonee, controllo della pressione arteriosa; in casi più complessi il medico prescriverà medicinali antianginosi quali betabloccanti, nitroderivati, calcioantagonisti.
Nei casi in cui l’ischemia abbia caratteri minacciosi e particolarmente intensi si dovrà procedere ad interventi di ricanalizzazione coronarica quali l’angioplastica o il bypass aorto-coronarico.

Angelo Bodrato
Farmacista
Pubblicazione Dicembre 1991

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