Rivitalizzazione cutanea e botox anche per lui

Quindi mi sembra sacrosanto che anche i signori uomini abbiano il diritto di preoccuparsi dell’aspetto estetico del loro manto cutaneo e si rivolgano al dermatologo, che è la persona più qualificata, per una vera cura ristrutturante della propria epidermide. Attualmente i mezzi di informazione popolari: riviste, radio, televisione, dedicano spazi di rilievo al problema della pelle e creano sempre di più sensibilizzazione, sia nei confronti dei pericoli che corre la pelle, ma anche nell’importanza di mantenere questo organo il più sano e il più giovane possibile fino a tarda età, dato che esso è sicuramente il nostro primo biglietto da visita.

Inoltre con l’accrescersi dell’importanza della “self image” nelle relazioni interpersonali, non solo per quelle persone che fanno della loro bellezza uno strumento di lavoro (attori, modelle ecc), ma anche per le persone comuni, la ricerca ha affinato le sue armi verso la scoperta di nuove sostanze che possono intervenire e diciamo in qualche modo “modulare” i processi di invecchiamento cutaneo.
Sempre un po’ ostili i nostri maschi nel prendere in considerazione le cosiddette “creme di bellezza” , come prevenzione. Molto più predisposti i giovani, specialmente se affetti da qualche patologia in atto o che ha lasciato qualche segno sulla cute.
Per gli interventi chirurgici cambia, invece, la storia ed è molto più probabile che un uomo si sottoponga ad un intervento di chirurgia estetica, rispondente ad un bisogno di benessere quasi immediato e comunque più concreto, che a qualche settimana di cure. In questa senso si può parlare oggi di “effetto Berlusconi”, che ha favorito, per fenomeno emulativo iI ricorso da parte del sesso maschile e di persone anche del ceto medio, a interventi riservati, nella mentalità comune, alle donne o ad un certo ambiente sociale. Ma noi in queste pagine ci rivolgiamo non alla chirurgia estetica ma alla dermatologia, che propone metodi meno invasivi del bisturi, e cioè luce pulsata, filler, peeling, botulino, rivitalizzazione con acido jaluronico e vitamine, queste sedute non alterano la vita quotidiana del paziente, ma si possono considerare completativi di altri interventi.
Un continuo dibattito esiste per definire quale procedura è migliore per il trattamento di rughe, cicatrici, photoaging, macchie e cheratosi solari.
In realtà, a mio avviso, non c’è una risposta di una tecnica giusta o sbagliata rispetto ad un’altra, in quanto i risultati di ciascuna di esse dipendono da un numero elevato di variabili, prima fra tutti I’indicazione precisa a quel trattamento, poi la risposta biologica dell’organismo sottoposto al trattamento e non ultimo I’abilità dell’operatore.
Uno dei componenti principali di una buona biostimolazione è sicuramente I’acido jaluronico, nella nostra pelle è il principale componente dei glucosaminoglicani, che costituiscono la matrice fondamentale del derma, e grazie al suo elevato peso molecolare è in grado di richiamare una grande quantità di acqua. Con I’andar degli anni e in seguito a stress vari: foto-esposizioni, inquinamento atmosferico, abuso di alcolici, fumo, vita frenetica, poco sonno la nostra produzione di acido jaluronico endogeno cala drammaticamente e con esso la capacità della pelle. Per le guance, il mento, i contorni della bocca si può agire reintegrando questa sostanza insieme ad un pool di vitamine antiossidanti. Queste molecole non sono considerate farmaci, ma dispositivi medici che si iniettano a microgocce nel derma superficiale con un piccolo ago molto corto di 4 mm. Il protocollo prevede una seduta alla settimana per un totale di 5-6 sedute, ripetibili almeno due volte I’anno e comunque ogni volta che per la pelle si è verificato un evento stressante, come una forte disidratazione dopo un’intensa esposizione solare.
Non si può definire un vero trattamento estetico, ma complementare nel raggiungere I’obiettivo di ringiovanimento estetico del volto.
Per voler puntualizzare i nostri trattamenti, si può dire che suddividendo idealmente il viso in due parti una superiore ed una inferiore, fino ad ora ci siamo occupati di quest’ultima, ma per I’altra si può parlare di vero e proprio trattamento estetico.
Infatti per la zona della fronte e per le rughe perioculari è molto valido il trattamento al botulino. Anni di fronte corrugata e di sguardi accigliati producono un segno quasi indelebile e via via sempre più accentuato con il passare del tempo conferendo al volto un aspetto torvo, cupo, in particolare negli uomini, dove la cute piu spessa dà luogo alla formazione di pesanti rughe di espressione.
Le cattive notizie che ne hanno dato i mass media in questi anni, le informazioni non corrette, anche dal punto di vista scientifico, che alcuni medici hanno divulgato ha sicuramente, molto a torto, penalizzato questa metodica di grande efficacia e sicurezza. Certamente bisogna rivolgersi al professionista competente, informato, buon conoscitore dell’anatomia umana, in particolare dei muscoli mimici del volto in grado di agire con sicurezza nei punti desiderati.
La mia esperienza clinica di questi anni di lavoro è stata di grande interesse e gratificazione, le aspettative iniziali sono state ampiamente superate e I’indice di soddisfazione dei pazienti è stato altissimo. La tossina botulinica è prodotta da uno specifico batterio anaerobio iI Clostridium botulinum, viene trattata e detossificata per I’uso medico e così solo una piccola parte di essa è utilizzata per dare quell’effetto di distensione del muscolo quando viene iniettata. Attenzione non di paralisi, come certe persone poco informate fanno credere ai loro pazienti, se si verifica ciò significa che c’è stato uno sbaglio tecnico.
Anzi la tossina botulinica ha dimostrato di essere il rimedio di gran lunga più efficace e, malgrado la sua limitazione di durata nel tempo pari a circa 4 mesi, i pazienti si sottopongono con regolare richiesta alle sedute di mantenimento.
Concludendo, con una buona selezione dei soggetti da trattare, scartando quelli con caduta della palpebra e sottoponendoli prima a blefaroplastica, avendo cura di indebolire il tono del muscolo che così mantiene in parte le sue funzioni, mescolandolo alle tecniche precedenti descritte, si ottiene una gradevolezza di espressione ed un piacevole aspetto estetico che anche per I’uomo che voglia dimostrarsi “maschio” non guasta.

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